Harlan sorrise, di fronte alla futilita di quella minaccia. Di fronte a tutto cio che era gia accaduto, la morte avrebbe offerto una via d'uscita senza uguali, per la sua semplicita e per la sua irrevocabilita.

Evidentemente, Finge fraintese i motivi di quel breve sorriso, perche si affretto a dire:

«Non credere che la pena di morte non esista, nell'Eternita, solo perche non hai mai assistito a un'esecuzione. Noi lo sappiamo, noi Calcolatori. E c'e di piu; sono gia avvenute delle esecuzioni. E molto semplice: in ogni Realta esiste un certo numero di incidenti mortali nei quali i cadaveri non vengono piu ritrovati. Dei razzi che esplodono in volo, degli aerei che precipitano nell'oceano, o si disintegrano urtando una montagna. Un assassino puo essere costretto a salire a bordo di uno di quegli apparecchi pochi minuti, o pochi secondi, prima che avvenga l'irreparabile. Ti sembra un rischio da correre, questo?»

Harlan si riscosse.

«Se cerchi di prendere tempo, nella speranza che venga qualcuno a soccorrerti, ti sbagli. Cerca di capire: io non ho paura di nessuna punizione. Inoltre, voglio Noys, la voglio subito. Lei non esiste nell'attuale Realta. Non ha analoghi. Non esiste alcun motivo per cui non si possa stabilire una relazione formale.»

«E contro i regolamenti, per un Tecnico…»

«Lasceremo decidere al Consiglio d'Ogniquando,» disse Harlan, e finalmente il suo orgoglio lo spinse a ribattere, «Non ho paura di una decisione contraria, esattamente come non ho paura a ucciderti. Io non sono un comune Tecnico.»

«Perche sei il Tecnico di Twissell?» domando Finge, e sul suo viso grassoccio e sudato apparve un'espressione che avrebbe potuto essere di odio, o di trionfo, o una mescolanza di entrambi.

«Per una ragione molto piu importante,» disse Harlan. «E adesso…»

Con cupa determinazione, sfioro il pulsante dell'arma.

Finge grido:

«E allora rivolgiti al Consiglio, al Consiglio d'Ogniquando; loro sanno. Se tu sei cosi importante…» si interruppe, gemendo.

Per un momento, il dito di Harlan esito.

«Che cosa?»

«Credi che io potessi agire unilateralmente, in un caso simile? Ho fatto rapporto sull'intero incidente al Consiglio, contemporaneamente all'annuncio del Mutamento di Realta. Ecco! Guarda le copie!»

«Aspetta, non muoverti!»

Ma Finge non si curo dell'ordine. Con una rapidita incredibile, raggiunse il suo classificatore. Con la punta delle dita formo la combinazione del documento che desiderava, che inseri poi nell'apposita fessura. Una lingua argentea di nastro perforato comincio a uscire dalla scrivania: la perforazione era appena visibile a occhio nudo.

«Vuoi ascoltarle? Ascolta!» grido Finge, come invasato. Premette un pulsante, senza aspettare risposta.

Harlan ascolto, raggelato. Era chiaro. Finge aveva fornito un rapporto completo. Aveva riferito tutti gli spostamenti di Harlan a bordo dei cronoscafi, nei minimi particolari. Non aveva trascurato un solo gesto del Tecnico, una sola mossa.

Quando il rapporto termino, Finge si volse ad Harlan, e grido:

«E adesso rivolgiti al Consiglio! Io non ho posto nessuna barriera nel Tempo. Non saprei neppure come fare. E non credere che a loro la faccenda non interessi! Tu hai detto che io ho parlato a Twissell, ieri. E esatto. Ma non sono stato io a chiamarlo; e stato lui a chiamare me. E adesso, vattene; vai a rivolgere la tua domanda a Twissell. Di' al Consiglio quanto sei importante. E se prima vuoi spararmi, sparami, falla finita, e accidenti a te!»

Harlan riconobbe il tono inconfondibile di selvaggia esultanza nella voce del Calcolatore. Era evidente che in quel momento lui si sentiva il vincitore, tanto da poter sfidare anche la morte ed essere ugualmente sicuro del successo.

Perche? La rovina di Harlan lo rendeva cosi felice, da fargli dimenticare tutto il resto, pur di conseguirla? La sua gelosia era una passione cosi violenta?

Harlan si pose fuggevolmente queste domande, e poi l'intera faccenda, e la persona di Finge, gli parvero irrilevanti. Cosa avrebbe ottenuto uccidendo quel misero individuo?

Infilo in tasca la sua arma, si volto, raggiunse la porta, deciso a raggiungere la piu vicina gabbia di un cronoscafo.

Era stato il Consiglio, dunque, o forse il solo Twissell. Non aveva paura di loro… era pronto ad affrontarli, uno per uno o tutti insieme.

Con il passare di ogni nuovo giorno, in quell'ultimo, incredibile mese della sua vita, Harlan si era convinto sempre piu di essere indispensabile. Il Consiglio, perfino il potente Consiglio d'Ogniquando, non avrebbe avuto scelta: avrebbe dovuto scendere a patti con lui, perche in cambio della vita di una ragazza lui poteva offrire la sopravvivenza dell'Eternita!